giovedì 31 maggio 2012

31 Maggio 2012

Lezione di informatica con il prof Maurizio Masini.
Argomenti del giorno "digitalizzazione audio-video", accenni di Hardware, Internet (annessi e connessi)... Siamo riusciti a concentrarci sulla lezione solo perché il prof non ci ha mollati finché non siamo arrivati in fondo all'ultimo acronimo... nonostante la fatica... Fatica perché!? Perché il prof è noioso? Nemmeno un po'! L'argomento non è interessante? Non direi proprio!
Abbiamo faticato a concentrarci su Mpeg e protocolli TCP/IP perché tutta la nostra attenzione era rivolta a queste righe.. a questo insieme di 01... o di BIT.. o di Byte, che dir si voglia, chiamato Farsi Lardo!

Il nostro blog ci piace, abbiamo tante idee e tante aspettative che lo riguardano e che riguardano voi lettori. Domani ci lavoreremo ancora molto e speriamo di iniziare a ricevere Feedback per il nostro lavoro: le menti sono aperte, i "motori" sono caldi.. ogni considerazione o consiglio, soprattutto in questa fase di start-up è prezioso, quindi .. se ci siete, cari Farsilardolettori, battete un colpo! :)

La foto del giorno (ormai ne abbiamo sempre una!) ... è una chicca che presenta Giulia e il prof intenti nella piegatura analogica di una coperta da Pic-Nic!


Ilaria

mercoledì 30 maggio 2012

30 Maggio 2012

Seconda lezione di pari opportunità con la prof Rita Biancheri dell'Università di Pisa. Oggi si è parlato meno di Welfare, la conversazione si è spostata sulla condizione della donna nel mondo, passando dai giovani allo stato sociale, dai diritti agli stereotipi.
La prof ci ha letto un passo molto forte, di una femminista americana, che ha scosso molti animi: perché la dichiarazione dei diritti è dell' "uomo"? Perché la donna viene considerata "persona" se è tanto spesso trattata come un oggetto?... Chiaramente gli animi si sono accesi e se da un canto c'era Davide impegnato nel ruolo di avvocato del diavolo, dall'altro c'ero io che mi lanciavo in slogan parasessantottini. Paolo che mi pungolava (o io che pungolavo lui?!)... Jacopo che metteva in dubbio alcune sue certezze e con lui quasi tutti noi ci siamo posti molte domande...
Il clima come sempre è stato molto positivo, tutti riuniti siamo una vera "fabbrica" di idee e spunti di riflessione, il materiale su cui lavorare è molto e l'entusiasmo non ci manca di sicuro!

La prof ci ha lasciato con un comito per casa: rispondere alla domanda: "Come mai i migliori cuochi sono uomini?" ... e secondo voi? Come mai!?


Uhm.. a giudicare dalla disposizione che abbiamo assunto durante la pausa... temo che sull'argomento Pari Opportunità abbiamo ancora molto da imparare!!!

Ilaria

lunedì 28 maggio 2012

Amore, marmo, fatica e tradizioni, così nasce il Lardo di Colonnata

Come nasce qualcosa di veramente buono? la risposta che si da, generalmente è sempre la solita: dall’ AMORE... se poi all’ AMORE, per tutta una serie di coincidenze miracolose si sposano in perfetta armonia: il MARMO bianco di Carrara, la costanza e la FATICA di uomini duri, ricchi di TRADIZIONI forti, la risposta alla domanda iniziale è semplicemente il prodotto di tutti questi fattori, ovvero un capolavoro, in questo caso un capolavoro culinario, qual’è il lardo di Colonnata.
COLONNATA è un antico borgo, situato a 532 metri sul livello del mare, frazione del comune di Carrara e situato sulle pendici delle Alpi Apuane: è conosciuto in tutta Italia e in tutto il mondo, grazie al lardo e alle cave di marmo.
Le origini di Colonnata (dal latino columna, indicando il luogo in cui venivano estratte le colonne di marmo da inviare a Roma, ma l'origine del toponimo potrebbe essere ricollegata ai termini latini collis "colle" o columen "sommità") risalgono all'insediamento, qui sorto intorno al 40. a.C., per l'alloggio degli schiavi destinati allo sfruttamento intensivo delle cave per l'impiego a Roma del marmo locale...ed è proprio partendo da qui, dall’ estrazione di questo materiale pregiato qual’è il marmo bianco di Carrara che ormai avviene da secoli incessantemente, che parte il procedimento tradizionale per avere un lardo di primissima ed unica qualità.
Il Lardo di Colonnata è un salume ad Indicazione Geografica Protetta(I.G.P), viene prodotto con lardo di suino stagionato in conche di marmo di Carrara.
In queste zone il marmo viene impiegato anche per conservare gli alimenti. Dal marmo infatti si ricavano le conche in cui vengono riposte, a strati alterni, le falde di lardo suino e la salata con gli aromi: pepe, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, salvia, rosmarino. Le conche, strofinate con aglio, hanno temperature ed umidità particolari, per cui il prodotto finito ha caratteristiche uniche. La vasca piena viene coperta, controllata periodicamente e poi riaperta circa 6-10 mesi più tardi a stagionatura ultimata. Sembrerebbe una ricetta semplice e fattibile in qulasiasi altro luogo, ma il vero segreto è proprio questo clima particolare, questo contrasto continuo che c’è tra il mare e i monti che distano circa ad una ventina di chilometri l’ uno dall’altro.
Il Lardo di Colonnata ha un aspetto umido, è di colore bianco leggermente rosato e presenta una consistenza omogenea e morbida. Ha un sapore delicato e fresco, quasi dolce, finemente sapido se proveniente dalla zona delle natiche, arricchito dalle erbe aromatiche e dalle spezie usate nella lavorazione e dal profumo fragrante.
Il suo utilizzo ideale è al naturale, tagliato a fette sottili. In passato era considerato un semplice condimento o il companatico "povero" per i lavoratori delle cave. Dato il grande apporto nutritivo, non di rado gli abitanti di Colonnata epitetano questo alimento come "la forza dei cavatori". Nel tempo è stato rivalutato e oggi lo si può gustare come piatto a sé o anche in abbinamenti inusuali, ad esempio con gamberi o pesto alla genovese.
Insomma chi passa dalla nostra provincia non può non visitare Colonnata, che immersa tra le cave di marmo, offre a chiunque la possibilità di godersi a pieno oltre che la bellezza del panorama, la bontà ricca di tradizione del lardo più famoso del mondo!

                                                                                                                       JACOPO

sabato 26 maggio 2012

XI Edizione di Sapori

Fivizzano capitale dei Piccoli Comuni Italiani


Dall'1 al 3 giugno a Fivizzano torna 'Sapori' la consolidata manifestazione enogastronomica della Lunigiana. Quest'anno mostra-mercato dei prodotti tipici della Provincia di Massa-Carrara assume un carattere nazionale: diventa un evento dedicato alla promozione delle specialità locali abbinate la difesa di valori ambientali, naturali e di solidarietà. Inoltre domenica 3 giugno, Fivizzano sarà la capitale dei Piccoli Comuni Italiani la cui Festa, "Voler bene all'Italia", verrà ospitata nell'ambito della rassegna.

Per questa speciale iniziativa (patrocinato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Corpo Forestale dello Stato e Protezione Civile) è previsto l'intervento di Corrado Clini, Ministro dell'Ambiente e di Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione Civile.
Sapori, profumi e colori invaderanno, per tre giorni, le vie e le piazze di Fivizzano: pane, farina di castagne, lasagne bastarde, cipolle di Treschietto, patate di Zeri, torte d'erbi, fagioli di Bigliolo, funghi della Lunigiana, miele della Lunigiana, agnello di Zeri, lardo di Colonnata. E ancora: olio extravergine di oliva, spongate, crescenta, focaccia carrarina, torta cybea, filetto e mortadella della Lunigiana, spalla cotta di Filattiera, caciotta e pecorino lunigianese, limone massese, china Clementi, mela rotella, vini doc della zona di Candia e dei colli di Luni, I.G.T. della Val di Magra.

La Coldiretti organizzerà 'Degustazioni in piazza' dei prodotti senza chimica in collaborazione con gli aderenti e della Filiera Corta 'Campagna Amica', la 'Merenda bio e a km zero' per i ragazzi e la 'Piazza Bio-sostenibile', stand con i produttori biologici, in associazione, tra gli altri. Legambiente offrirà una degustazione pubblica delle acque, con il progetto MED Zero Emission Communities e con i Parchi tosco-liguri-emiliani.
Tanti anche i momenti di approfondimento in tema, come quello di sabato 2 giugno alle ore 14, quando si svolgerà il dibattito/tavola rotonda "Bio: la penso così" sul futuro e lo sviluppo del settore, e il convegno "Saperi del Paesaggio", riservato al progetto di ricerca per la creazione di un Centro di Formazione di eccellenza per Paesaggisti Europei in Lunigiana.

'Sapori' sarà anche l'occasione per sostenere i paesi della Lunigiana, della Val di Vara e delle Cinque Terre colpiti dalla pesante alluvione del 25 ottobre 2011, rappresentati durante l'evento dai rappresentanti dei Comuni e dei Parchi. Su iniziativa di Legambiete e Lunigiana Amica si svolgerà 'Sapori che nutrono la cultura', vendita solidale di 1000 cesti di prodotti del comprensorio, ognuno al costo di 35 €, il cui ricavato sarà devoluto alla ricostruzione della biblioteca di Aulla, sommersa dalle acque, e al ripristino di almeno una parte dei 40.000 volumi andati persi.

Durante le giornate e nei dopo cena, lo spettacolo verrà garantito dalle esibizioni del Gruppo storico di Fivizzano, impegnato in danze classica e moderna, e da gruppi folk, hard rock, sinfonic metal e da bande musicali. Verranno, inoltre organizzate visita guidata del centro storico, ai Musei della Stampa, di San Giovanni e del Lavoro, e alle grotte di Equi.

Il programma completo dell'evento: Download PDF 


Paolo

venerdì 25 maggio 2012

Pane Marocco

Dalla mescolanza di farina di mais e farina di grano tenero con aggiunta di lievito di birra ecco che nasce il Pane Marocco.

La produzione di questo pane fa parte della tradizione del comune di Montignoso ed anche dei vicini Comuni nella provincia di Massa-Carrara. Questa produzione particolare è legata all'economia tradizionale, quando la farina di granturco era più facilmente reperibile e meno costosa di quella di grano. Il pane bianco era una rarità riservata ai gironi di festa. Il pane Marocco si ottiene dalla mescolanza di farina di mais e farina di grano tenero con aggiunta di lievito di birra. Le farine sono impastate con acqua e olio d'oliva, vi si aggiungono olive nere, fresche o conservate in salamoia, rosmarino, aglio, salvia e peperoncino tritati, sale. Si formano dei pani di forma rotonda di circa 20-25 cm di diametro che, dopo la lievitazione, si fanno cuocere in forno. Ha un colore bruno dorato e un sapore proprio di pane, esaltato dalla cottura, che avviene in forno a legna su foglie di castagno. Si produce tradizionalmente nel periodo tra novembre e gennaio, in coincidenza della raccolta delle olive, ma ormai lo si trova nei forni e nei negozi tutto l'anno. Si consuma fresco, da solo o accompagnato da antipasti.

Descrizione storica

Prima della guerra i contadini di Montignoso il sabato facevano il pane fatto in casa e, insieme a questo, facevano anche il "pane marocco" con dentro le olive e lo cuocevano su foglie di castagno. Ricerche fatte sul "Pane Marocco" dal nostro paesano Marcello Podestà (che è un grande storico di Montignoso) ci dicono che nel 1642 qualcuno chiese al "Consiglio degli Anziani" di Lucca il permesso di poter fare questo tipo di pane. Insomma il "Marocco" ha almeno 350 anni (e li porta bene!).


Se vuoi assaggiare il "vero" Pane Marocco vieni presso la Panetteria Del Freo in Via Pisa a Marina di Massa.



(Paolo)

25 maggio 2012


Il corso ifts di Tecnico Superiore della ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche sbarca on line. Da oggi su questo blog troverete tutte le informazioni su di noi e sul nostro corso.

(Maurizio)

giovedì 24 maggio 2012

24 maggio 2012

Oggi la seconda lezione in aula... abbiamo un docente universitario e, chi più chi meno, sente la tensione di questo primo giorno.. non ci conosciamo, non sappiamo come si articolerà questa giornata che sarà lunga sette ore e le aspettative sono molte.
Arriviamo alla spicciolata, il professore è già presente... si comincia.
Giro di presentazioni e poi la prima domanda "Cos'è un browser?" .. si alzano timide mani, ma non sono molte... il lavoro da fare sembra impegnativo!

Immagine di repertorio... della Ila

Ma al di là di ogni nostra (mia!) ansia, il professore, che pretende subito il TU e ci chiede di chiamarlo Maurizio, comincia a spiegare in maniera molto chiara e semplice, intercalando termini un po' ostici con un sacco di battute, tra un BIT e un BYTE non facciamo altro che ridere e la mattinata, così come il pomeriggio, passano fin troppo in fretta.

Il gruppo si divide durante la pausa pranzo tranne alcuni che si riuniscono per un panino da McLouis... e fra un morso e un sorso ci si comincia a conoscere, ci si racconta, si scambiano idee e propositi.

Non vedo l'ora che sia domani, saremo in laboratorio, da Dreamland, vicino allo SnowBar (yum!)... e chissà cosa ci riservano le prossime sette ore!






Ilaria

(Chi si offre volontario per raccontare il primo giorno con Gabriel e il giorno al laboratorio? Su, cerchiamo di scrivere un po' per uno... il risultato è certamente migliore se si uniscono le penne!)

martedì 22 maggio 2012

22 Maggio 2012

Oggi è il primo giorno.. tensione alta, non sappiamo di preciso cosa ci aspetti; arriviamo quasi tutti puntuali, quasi fossimo tanti Remigini, ognuno col suo carico di aspettative e curiosità.
Firmiamo un tot di registri, ci mettono tra le mani un blocco e una penna.. Tra noi "corsisti" scorrono sorrisi, del resto un po' ci "conosciamo" dal giorno del test d'ingresso.

Gabriel si presenta molto brevemente (scopriamo solo grazie a Davide, che sbircia qua e là per Lunaeform, che il prof di stamane è un poeta....) e ci delinea un quadro molto chiaro di ciò che ci aspetta nei prossimi mesi. Tanti progetti, tanta "carne al fuoco", tante responsabilità e molto impegno, ma già i più indisciplinati immaginano cene e aperitivi, risate di gruppo, idee in movimento...

Comincia un anno che segnerà in un modo o nell'altro la nostra vita... e allora tiriamo su l'ancora, apriamo le vele... si parte!

Ilaria