giovedì 14 giugno 2012

I Testaroli

(foto tratta da: www.gingerandtomato.com)
Il testarolo è un piatto tipico della Lunigiana, di antica origine e tradizione. Il "Testarol" si chiamava così perché veniva cotto nel "testo", il caratteristico contenitore (teglia) con coperchio in ghisa o in ferro, che gli attribuisce un colore dorato e un particolare sapore.

Diffusi sin dai tempi dei Romani, sono diventati nel corso dei secoli un piatto di qualità, semplice e genuino, della cucina regionale toscana ed in particolare della Lunigiana.

Ancora oggi i Testaroli, vengono fatti con gli stessi pochi ingredienti di allora: farina, acqua e sale; al termine della loro preparazione, si presentano come dei dischi molto sottili.

(Foto tratta da: www.cucina.corriere.it)

La loro preparazione successiva è molto più semplice: mettere a bollire abbondante acqua salata, tagliare nel frattempo i testaroli a quadrettoni, quando l'acqua bolle, spegnere il fuoco e immergere i quadrettoni di testaroli. La loro cottura deve quindi avvenire a fuoco spento per circa 3-4 minuti.

Infine si scolano delicatamente con un mestolo forato e si condiscono con il pesto (come vuole la tradizione della Lunigiana) o con qualsiasi altro condimento (ai funghi porcini freschi, al formaggio grana, al formaggio pecorino grattato, alla ricotta, ecc..).

La loro porosità consente di assorbire i condimenti molto di più delle normali paste di farina o semola ed il loro spessore li rende assai più gustosi al palato.



Milena

sabato 9 giugno 2012

mercoledì 6 giugno 2012

6 Giugno 2012

Oggi abbiamo cominciato la quarta unità formativa del nostro corso, il quarto capitolo della nostra avventura se vogliamo dirla tutta. Dopo Informatica, Pari Opportunità e Microbiologia, Igiene e Sicurezza degli Alimenti, oggi è stato il turno di Inglese. Le 4 ore di lezione in compagnia del professore Andrea Bernabè, docente di Inglese dell'Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici A.Salvetti, sono andate via velocemente tra simple present tense, gente che conosce Susan (e viceversa) e fantomatici John che ti incontrano alla stazione con un certo Peter.

Chiaramente non è mancato lo spazio per le mille domande, per alcuni problemi "tecnici" con la tastiera, per la tensione per il test di pari opportunità della settimana prossima, per i dubbi di alcuni di noi e per le risate e le battute che ogni tanto fanno sempre bene all'apprendimento e che almeno per ora sembrano accompagnarci in ogni lezione. Comunque con oggi mi è sembrato di tornare a scuola..spero quindi che io e i miei "compagni di classe" si prosegua nel modo migliore possibile durante il proseguimento del corso.

Quindi vi lascio con alcune domande (rigorosamente in inglese):
Who will become senior technical executive for the restaurant?
Who of us will find work after the course??(I hope all of us!)

Purtroppo non ho foto da postare (per ora), quindi attenderò che Ilaria pubblichi la foto dell'ordinatissima spiegazione su carta del prof!

(Ila presente!)




Oro Vermentino... la Liguria stravince!

Il Vermentino ha una lunga tradizione: giunge dalla Spagna alla fine del XIV secolo, passando prima dalla Corsica, dove tuttora è il vitigno maggiormente coltivato, per poi approdare in Liguria, Sardegna e in epoche più recenti in Toscana. Si adatta particolarmente alle zone lambite dal mare.
Nella manifestazione di Lunedi 4 Giugno nella incantevole location del Westin Palace Hotel di MIlano, gli amanti del vino hanno degustato questo favoloso vino, ricco di sapidità, nelle sue innumerevoli sfaccettature. Erano presenti alla degustazione molti produttori provenienti da Liguria, Toscana, Sardegna, Puglia e Corsica.
I diversi territori infondono una specifica impronta al carattere generale del vitigno, che si esprime spesso in vini dai sentori fruttati che variano dal cedro, alla pesca gialla, all'albicocca, o alla mela cotogna, accompagnati da note erbacee di finocchio selvatico, salvia, rosmarino, ginestra. All’assaggio sono dotati di buona acidità e di grande mineralità, conferita dalla tipologia dei terreni e dalla vicinanza con il mare. (fonte AIS Milano)

Avendo avuto la possibilità di partecipare a questo evento e avendo degustato la stragrande maggioranza dei vini presenti (vi assicuro non sono un alcolista...) sono giunto alla conclusione (e questo è un mio personale parere) che il Vermentino ligure è al vertice di questa favolosa classifica, grazie alle caretteristiche organolettiche che lo contraddistinguono; per esempio la nota sapida e minerale dovuta alla forte esposizione ai venti provenienti dal mare che penetrano fino nelle zone collinari dove sorgono questi straordinari vigneti. 
Diciamo che sia per gli addetti ai lavori che per i più profani c'era l'imbarazzo della scelta...

Questi secondo la mia opinione sono i vini degni di nota: 

Lupi - Pieve di Teco (IM): Serre 2009
Bio Vio - Bastia d'Albenga (SV) Aimone 2009
Giacomelli - Castelnuovo Magra (SP) Boboli 2010
Terenzuola - Fosdinovo (MS) Fosso di Corsaro 2011
Tenute Dettori - Sennori (SS) Dettori Bianco Vermentino 2009
Tanca Gioia Carloforte - Carloforte (CI) U Tabarkà Giancu2009 

lunedì 4 giugno 2012

4 Giugno 2012

Tra lardo di Colonnata e porchetta di Montemarcello

Oggi prima lezione di HACCP (che per mia ignoranza è sempre stato Hccp!!).
Entro e la prof, o meglio Katia, tutta teschi e rane (e per questo CI PIACE!), ci sta gia aspettando. Mi siedo in fondo alla classe, ma solo perche avevo paura che avere l'aria condizionata lontano mi avrebbe fatta sciogliere durante le 4 ore di lezione, e mi rendo conto che eravamo decimati. Ecco, ho pensato, l'HACCP ha gia fatto strage.

Pensavo sarebbe stato un corso noioso, invece no. Le 4 ore sono decisamente volate, forse grazie all'argomento che ci ha presi tutti (alla fine tutti dobbiamo mangiare no?), forse grazie a Katia che ci ha divertito, oltre che insegnato, forse perche quando si pensa che qualcosa è noioso e poi non lo è, diventa bello. E ti appassioni.

Fatto sta che tra un cerotto dentro un'insalata già tagliata (ed è la piu carina delle cose che ci hanno trovato dentro) ed una rucola assolutamente da evitare, tra il caffè bollente e l'escherichia coli (ebbene si, abbiamo parlato pure di questo e di varie avventure!) sono riuscita a capire, con grande sgomento, che la prossima volta andare a fare la spesa sarà veramente un dramma (altro che dalle 2 alle 6 come ha detto Davide!).

E' però stato bello fermarsi nelle pause a chiaccherare tutti insieme, segno che dopo due settimane (e per me in verità una sola) il gruppo è piu coeso che mai.

Ed è stato bello, forse questo specialmente per me, imparare da Jacopo come si fa il lardo.  Spacca, come direbbe Filippo!

Purtroppo in questo post zero foto, ma cercare su Internet e metterne una della Tenia non mi pareva proprio il caso!

domenica 3 giugno 2012

"Chi le cose le sa fare, ...le fa; chi non le sa fare, ...le insegna"


Conoscete questo vecchio adagio?
Io penso di avere ancora molto da imparare nella vita e forse è per questo che insegno.
Nei quattro giorni in cui ho avuto modo di stare con voi ho imparato tante cose che mi hanno arricchito e che porterò sempre piacevolmente con me.
E' per questo che auguro a tutti voi, ragazzi e ragazze (...) di farsilardo,  di poter realizzare il sogno che vi ha portato a "mettervi in gioco" e vi sono molto grato per avermi aiutato ad aiutarvi.
Un abbraccio

Maurizio

venerdì 1 giugno 2012

1 Giugno 2012

Oggi si fa lezione in laboratorio.. che ufficiosamente non è il "Dreamland", bensì "lì dove lo Snow Bar"!!
Tutti a fare colazione e poi comincia l'impresa.... ci dividiamo in gruppi e a ciascuno di noi viene dato un compito di ricerca e successiva presentazione alla classe mediante Slide (diapositive)...
Io sono in gruppo con Davide e Serena.. e sembriamo tre pesci fuor d'acqua alla ricerca di "app" che trattino del territorio e dei prodotti tipici.. non centriamo il punto e complice un pc restio a collaborare arriviamo al traguardo senza materiale da mostrare agli altri.. ma con alcune idee abbastanza passabili.
I nostri colleghi fanno delle magnifiche presentazioni e veramente ogni gruppo coglie al meglio gli aspetti della ricerca su cui era chiamato a lavorare.
Il prof si affanna tra un gruppo e l'altro... i minuti scorrono veloci e dobbiamo "consegnare".. c'è qualche nervosismo, ma è solo questione di tensione, di voglia di far bene a tutti i costi...
Sono molto orgogliosa dei miei colleghi, sono felice della squadra che si sta formando (e che si è già formata)... a questo giro sento di essere stata davvero l'ultima della classe, ma poco importa.

Ciò che conta è quello che ha scritto Filippo su Facebook:
"complimentandomi con tutti i ragazzi del corso, siete davvero fantastici, vorrei ringraziare in particolar modo chi ha lavorato con me in laboratorio venerdì (Francesco e Laura) per ciò che siamo riusciti a creare assieme (....). Grazie ragazzi"
Ciò che conta è la voglia di fermarsi e bere qualcosa insieme, ciò che conta è la tristezza che accompagna i saluti a Maurizio, il prof che conclude oggi il suo modulo di Informatica...
Ciò che conta è la voglia che sia presto lunedì per tornare a lavorare ai nostri progetti (o è un progetto unico?!), la voglia di condividere questa esperienza...

Vi lascio con la foto del giorno, che non è proprio il massimo della qualità, ma tant'è.. 
Filippo, Laura (e Francesco) in: "Le sagre in terra apuana e dintorni" 

Ilaria

Colonnata...

Salire a Colonnata per un viaggiatore non abituato agli scenari delle cave di marmo è una esperienza unica. La strada diventa sempre più ripida e sempre più stretta. La preoccupazione di trovarsi dentro un "cul de sac" senza via d'uscita cresce di chilometro in chilometro. Le poche case arroccate sulla roccia sembrano abbandonate da molto tempo.
Le strette vie e le scale ripide spesso portano davanti ad una abitazione e lì terminano. Non ti rimane che salutare fugacemente la nonna che si affaccia alla finestra e tornare sui tuoi passi. 

Insegne che offrono assaggi gratuiti di  Lardo un  po' ovunque ma accanto a porte tutte inesorabilmente chiuse. La chiesa alla sommità del paese è affiancata da una statua rigorosamente di marmo. Il braccio proteso verso quelle montagne che l'hanno generata ora completamente avvolte da un sottile strato di nubi. Non resta che cercare uno spaccio aperto. Ne trovo uno. Chiedo un panino. Il lardo e poi... cos'altro potrei abbinarci? Risposta perentoria, il lardo sta bene con il lardo. Bene allora nient'altro. Pago in fretta e "prendo il lardo" prima di fare altre brutte figure.....








Maurizio